Lo so… con tutte queste feste i dolci non mancano… ma io non sono molto amante dei dolci natalizi ed ho preparato un semifreddo al bacio per la cena tra amici di sabato.
Mi hanno aiutato nella realizzazione le mie cuginette di 10 e 6 anni, Valeria e Matilde, che hanno approfittato delle vacanze per trascorrere qualche giorno a casa mia. E mentre Valeria, la più grande, mi passava gli ingredienti, Matilde con uno sgabello cercava di guardare quello che stavamo cucinando, testando le composizioni e spazzando via con un cucchiaino tutti i residui di cioccolata dalle pentole… Che bello vedere i loro occhi quando poi la sera l’hanno assaggiato, felici e orgogliose di ciò che avevano contribuito a cucinare. Fresco, morbido e dolce, il semifreddo al bacio riesce a farsi amare proprio da tutti…grandi e piccini… d'altronde chi non ama il cioccolato? Ma vediamo come l’abbiamo preparato… Ingredienti: 300 gr di Cioccolato Fondente 400 ml di Panna per dolci 4 Uova biologiche 100 gr di Zucchero 1 Baccello di Vaniglia Nocciole tostate Torrone al cioccolato fondente e nocciole o barretta di cioccolato fondente da grattugiare Da tenere a portata di mano: Frullatore, 1 stampo, 1 ciotola grande, 2 ciotole medie e 3 fogli di pellicola. Per prima cosa abbiamo fatto sciogliere bene a bagnomaria il cioccolato fondente e l’abbiamo fatto raffreddare fino a 25° (per circa 7 minuti). Mentre aspettavamo, abbiamo preso le due ciotole medie, abbiamo diviso i tuorli dagli albumi e abbiamo montato quest’ultimi a neve. Nell’altra ciotola abbiamo sbattuto con le fruste elettriche i tuorli e lo zucchero. Poi abbiamo unito il tutto in modo di avere un composto già molto schiumoso e morbido, facendo attenzione a mescolare delicatamente gli albumi al resto del composto con un movimento dal basso verso l’alto. Una volta raffreddato bene il cioccolato, l’abbiamo unito alle uova e mescolato delicatamente sempre dal basso verso l’alto. Infine abbiamo montato a neve anche la panna su una ciotola grande, aggiungendo i semi della vaniglia che si ottengono tagliando il baccello di vaniglia per la sua lunghezza e raschiando l’interno nero e morbido. Una volta che ha raggiunto la consistenza di una nuvola, l’abbiamo unita alle uova e abbiamo versato il composto in uno stampo da pancarrè già foderato con la pellicola trasparente. Abbiamo sbattuto bene nel piano di lavoro lo stampo per togliere le bolle di aria che si erano create e abbiamo aggiunto in superficie le nocciole tostate e precedentemente sminuzzate con un mortaio per dare croccantezza al semifreddo. Dopo aver coperto il tutto con la pellicola trasparente e aver fatto ben aderire le nocciole al dolce, l’abbiamo messo in congelatore per almeno 3 ore… Tirato fuori 10 minuti prima di servirlo, e tolto lo strato di pellicola in superficie, l’abbiamo capovolto su un piatto rettangolare per poi tagliarlo a fette di 2 cm di larghezza. Dopo aver disposto le fette di semifreddo sui piatti da dessert abbiamo grattugiato sopra il torrone al cioccolato fondente e nocciole per dare tono intenso al piatto.
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Per Natale ho deciso di regalare alle mie amiche dei biscotti bianchi e neri senza lattosio, buonissimi da inzuppare nel latte caldo a colazione e ottimi per la merenda del pomeriggio.
Sono de biscotti al profumo di vaniglia e al gusto intenso del cioccolato, croccanti e friabili. Il segreto sta nella preparazione di due impasti da unire e modellare a piacimento. Io li ho disposti a righe parallele ma si può ottenere anche l’effetto a scacchiera, a spirale o marmorizzato. Ma vediamo il procedimento. Ingredienti per circa 30 biscotti: 300 gr di Farina “0” 30 gr di Cacao amaro 150 gr di Burro di Soia 2 Uova biologiche 50 gr di Zucchero a velo 60 gr di Zucchero semolato 1 busta di Vanillina Per iniziare ho impastato il burro di soia, le uova, lo zucchero semolato, lo zucchero a velo, la vanillina ed infine ho aggiunto la farina. Una volta diviso l’impasto in due parti uguali, ho aggiunto il cacao alla prima parte e dell’altra farina alla seconda parte. Le ho impastate bene e le ho fatte riposare in frigorifero avvolte da un foglio di pellicola. Trascorsa mezz’ora le ho divise a loro volta in due parti dello stesso peso e le ho stese ciascuna tra due fogli di carta da forno, ognuna sessa circa 5 mm. In questo modo ho ottenuto due sfoglie al cioccolato e due alla vaniglia. Le ho fatte riposare di nuovo in frigorifero per altri 15 minuti, poi le ho tolte dalla carta da forno e le ho disposte l’una sopra l’altra.. Di nuovo a riposare in frigorifero per altri 15 minuti, poi ho accesoli forno a 180°, ho iniziato a tagliare i biscotti e li ho disposti su un testo ricoperto di carta da forno. Con le parti del bordo che non combaciavano ho ottenuto dei bellissimi biscottini marmorizzati. Ho infornato tutto per circa 15 minuti in modalità forno ventilato. Una volta cotti, li fatti raffreddare, ho preparato le confezioni regali per le mie amiche ed infine… li ho assaporati con una bella tazza di thè caldo. L’unione di tre ingredienti, l’anatra, le mandorle e lo zafferano, per rivisitare una carne eccezionale.
L’anatra per me è sempre stato un piatto che, in linea con la tradizione marchigiana, viene proposta e servita arrosto, profumata con alloro, aglio e pepe… La regina dell’anatra arrosto è senza alcun dubbio la mia nonna materna. Enrica, chiamata “Nonna Righetta” da noi nipoti. Nonna la prepara ad ogni pranzo di famiglia, assieme alle patate arrosto e al pane fatto in casa, ed ogni volta mi lascia da parte il mio pezzo preferito, le ali croccanti. Oggi ho voluto cuocere questa deliziosa carne dal colore rossastro in un altro modo, più veloce rispetto alla tradizionale cottura arrosto, ma altrettanto gustosa, aggiungendo del brodo allo zafferano alla cottura e servendola con una cascata di scaglie di mandorle. Per prima cosa mi sono rivolta alla mia macelleria di fiducia che mi ha trovato un anatra biologica, allevata da un allevatore locale di loro conoscenza, preferendola rispetto ai petti d’anatra che si trovano in commercio già pronti perché vengono da molto lontano, ed ha tolto il petto dal resto del corpo, un’operazione che per me sarebbe stata parecchio complicata. Il resto dell’anatra l’ho fatto tagliare in pezzettini per la prossima ricetta, il ragù d’anatra! Ma veniamo al cuore della mia ricetta e agli ingredienti che servono per realizzarla. Ingredienti: 1 petto d’anatra biologica 1 bicchiere di brodo vegetale 1 busta di zafferano in polvere 5/6 bacche di Ginepro 1 foglia di alloro Sale Olio Evo Aglio Pepe In una padella antiaderente ho messo a scaldare l’olio evo con l’aglio. Una volta che si è scaldato bene ho disposto il petto dell'anatra dalla parte della pelle. L'ho fatto rosolare per bene, per circa 5 minuti, aggiungendo la foglia di alloro, il pepe macinato e il ginepro. Poi ho girato con cura il petto, ho fatto rosolare per qualche minuto e ho aggiunto il brodo vegetale su cui avevo fatto sciogliere lo zafferano in polvere. Ho lasciato andare la fiamma per 5 minuti a fuoco vivace, poi ho messo il petto in forno per altri 10 minuti a 180' con la parte della pelle rivolta verso l'alto. Una volta sfornata, ho fatto raffreddare leggermente l'anatra per affettarla senza ustionarmi le mani. Disposte le fette di petto nel piatto da portata, ci ho versato sopra del sugo di coltura per insaporire bene la carne con l'aroma dello zafferano e per renderla meno stoppacciosa. Infine ho aggiunto le scaglie di mandorle tostate nel piatto che danno croccantezza all'anatra. Che dire, non resta che augurarvi buon appetito e di fare attenzione a non cuocere troppo il petto d'anatra. |
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Maggio 2016
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