Se anche tu vuoi rallegrare le tue tristi e frenetiche pause pranzo, fai come me: dai più colore al piatto. Basta utilizzare un frutto o una verdura colorata a mitigare una giornata grigia e fredda d'inverno.
Oggi ad esempio ho preparato l'insalata invernale di arance, olive e feta, ma potreste benissimo farla con l'ananas, finocchi, pompelmi ecc... Ingredienti per 1 persona: 1 Arancia non trattata 2 fette di Feta tagliate sottili 10 Olive nere cotte al forno Maggiorana Olio Evo Sale Peperoncino Dopo aver lavato accuratamente l'arancia, l'ho tagliata a fettine molto sottili e l'ho messa in una ciotola insieme al feta tagliato a dadini e alle olive nere. Ho aggiustato di sale (poco), peperoncino ed ho aggiunto una spolverata di maggiorana e dell'olio evo. Consiglio: Se non trovate le olive nere cotte al forno vanno benissimo anche quelle in salamoia.
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Quando si va a cena a casa di amici non si sa mai cosa regalare. Un mazzo di fiori, una pianta o l’ennesimo servizio da caffè…
Io preferisco portare un dolce fatto in casa con cose genuine come ad esempio una bella Crostata al Farro con la Marmellata biologica di More di Rovo. Poi se volete impreziosirla potete aggiungere delle gocce di ambra caramellando il succo di Pompelmo… non c’avevate mai pensato vero? Perché ho scelto la farina di farro? scopritelo nel post delle mie amiche di Corrinforma. La crostata al farro è fragrante e con un retrogusto di pompelmo che va a bilanciare la dolcezza della marmellata di more. Ecco come l’ho preparata. Ingredienti per una crostata: 100 di Burro di Soia Biologico Provamel 50 gr di Zucchero di canna 50 gr di Zucchero semolato 1 Uovo Biologico 150 gr Farina di Farro Monterosso 150 gr di Farina 00 1 busta di Vanillina 1 pizzico di Sale ½ Pompelmo grattugiato ½ barattolo di Marmellata di More di Rovo Rigoni di Asiago Gocce di Ambra (facoltativo): 5 cucchiai di Zucchero di Canna il succo di ½ Pompelmo Dopo aver sciolto il burro di soia, ho aggiunto lo zucchero (canna e semolato), il pompelmo grattugiato, la vanillina, l’uovo, un pizzico di sale e la farina al farro ed ho iniziato a incorporare tutti gli ingredienti con una frusta elettrica. Ho aggiunto poi anche la farina 00 ed ho miscelato il tutto prima con l’aiuto di una forchetta, poi con le mani, per pochi minuti. Ho fatto riposare l’impasto avvolto da una pellicola in frigorifero per 1 ora. Trascorso questo periodo di tempo ho preso 2/3 dell’impasto e l’ho steso tra due fogli di carta da forno fino ad ottenere una base di pochi millimetri di spessore che ho disposto sua tortiera apribile, precedentemente imburrata, lasciando un pochino di bordo. Ho bucherellato la base della crostata, poi ho versato la marmellata di more di rovo. Con il resto dell’impasto ho preparato delle elegantissime striscioline da disporre sopra alla crostata e attorno al bordo. Ho infornato la crostata a 180° per 20 minuti, in modalità forno ventilato. Per impreziosire la crostata ho poi aggiunto le gocce di ambra caramellando il succo di pompelmo con dello zucchero di canna. Dopo averlo steso su un foglio di carta da forno e fatto raffreddare, l’ho tritato e spolverato sopra la crostata ancora tiepida. Dopo una cenetta dai nostri amici Giada e fabrizio, ecco cosa ho portato a casa: una bellissima e buonissima ricetta vegana!
Si prepara in 10 minuti, giusto il tempo di lessare la pasta, ed il sapore è molto particolare: sapido ma fresco e leggermente piccante. Ecco come si preparano. Ingredienti per 2 persone: 200 gr di Linguine Garofalo 50 gr di Semi di Zucca Biologici sgusciati Ki Olio evo Sale Peperoncino in polvere 10 gr di foglie di Prezzemolo 1 Aglio Dopo aver messo sul fuoco l'acqua per lessare la pasta, ho messo i semi si zucca e il prezzemolo nel mixer e li ho tritati finemente, fino ad ottenere una polvere verdognola. In una padella antiaderente ho messo a scaldare uno spicchio di aglio ed ho aggiunto la polvere di semi di zucca e prezzemolo. Ho aggiustato di sale e peperoncino, ho fatto andare per pochissimi minuti ed infine ho aggiunto un mestolo di acqua di cottura delle linguine. Quando quest'ultime erano quasi cotte, le ho scolate e saltate nella padella con i semi di zucca e prezzemolo. Dopo aver aggiunto un'altro mestolo di acqua di cottura, ho lasciato saltare la asta per pochi minuti e l'ho impiattata con dei semi di zucca e del prezzemolo. Dopo avervi spiegato come sostituire il miele millefiori allo zucchero semolato nei dolci, ora vi racconto come ho realizzato dei buonissimi biscotti con farina integrale e miele millefiori biologico. - se volete dei biscotti più dolci, aumentare la quantità di miele a 120 gr. Stanca del solito e banale spezzatino con le patate, qualche sera fa ho voluto fare un azzardo... caramellarlo con il succo d'arancia.
Ragazzi, credetemi se vi dico che era buonissimo.... Non servono grandi prodezze culinarie, ma solo il tempo necessario per cuocere questa carne di vitello che, se cotta poco, rimane dura e immangiabile. Il sapore della carne lega benissimo con la dolcezza del succo di arancia che dona al piatto una nota fresca ed agrumata. Se invece non avete tempo di cuocere lo spezzatino ma siete incuriositi dall'abbinamento carne/arancia, vi consiglio di utilizzare una carne morbida come il filetto di vitello, tagliarlo a pezzettini e seguire la ricetta con l'unica eccezione di cuocere la carne per massimo 10 minuti. Poi magari la prossima cena di carne lo rifaccio in questa versione con il filetto di vitello. Ma torniamo allo spezzatino, ecco come l'ho cucinato. Ingredienti per due persone: 400 gr di Spezzatino di Vitello 3 Arance 1 scalogno Olio Evo Rosmarino Paprika Sale 1 cucchiaio scarso di Zucchero di Canna Ho fatto marinare lo spezzatino in un recipiente con il succo di un'arancia per 30 minuti, poi l'ho scolato, salato e l'ho fatto rosolare in una padella antiaderente con dell'olio, lo scalogno e il rosmarino per qualche minuto. Dopo aver abbassato la fiamma ho aggiunto il succo d'arancia ed ho fatto cuocere per circa un'ora, aggiungendo man mano dell'acqua. Quando lo spezzatino è diventato morbido, ho aggiunto dell'altro succo di arancia, una spolverata di paprika e lo zucchero di canna ed ho alzato la fiamma. In questo modo ho ottenuto una salsa abbastanza densa e dal profumo di arance. Per servire, l'ho disposto in un piatto, ho versato sopra la sua salsa e ho abbellito il piatto con una fetta di arancia tagliata. Questa salsa è inequivocabile, proprio come il nome che le ho dato... La salsa Fresh è una salsa fresca, anzi freschissima, fatta di ingredienti dal sapore pungente e deciso come la menta e lo zenzero, per cui abbinata ad un trancio di pesce come lo spada, riesce a bilanciare il sapore dei succhi grassi sprigionati dalla cottura di quest'ultimo e dona tono ad piatto che è già importante da sé.
Ingredienti per 2 persone: 2 tranci di Pesce Spada 4 cucchiai di Olio Evo 1 rametto di Menta 1 cucchiaio di succo di Limone 1 pezzettino di radice di Zenzero Pepe bianco 1 cucchiaino di Maionese light un pizzico di Sale Con l'aiuto del robot da cucina ho tritato insieme la menta, lo zenzero privato della sua buccia, l'olio, il limone e la maionese, poi ho aggiustato la salsa con il sale e il pepe mentre ho cotto il trancio di pesce spada su una piastra antiaderente, pochi minuti per lato, aggiungendo un filo di olio evo e aggiustandolo di sale. Dopo averlo impiattato gli ho versato sopra la salsa fresh preparata poco prima. Chiudete gli occhi e immaginate di essere sulla scogliera amalfitana... Tra le rocce interrotte qua e là da viti, ulivi e agrumeti che colorano i terrazzamenti... Circondati da fiori e piante dal profumo intenso... Il sole scalda la pelle e la brezza del mare cristallino vi avvolge mentre le onde si infrangono negli scogli... Ora aprite gli occhi e assaporate questo piatto.. vi sembrerà di essere là... il sapore del mare dei lupini, la dolcezza dei pomodori datterini e la freschezza dell'olio aromatizzato al basilico con gocce di limone...
Beh, non posso che ringraziare di cuore Ornella del food blog campano "Fatto in casa è più buono" per questa fantastica ricetta con la quale inauguro un nuovo tag nel mio blog “Giro d’Italia”, un tour virtuale ed enogastronomico alla scoperta dei piatti tradizionali delle bellissime regioni d'Italia. Trovate questa ricetta anche nel 1° E-book di Fatto In Casa è Più Buono. Ma veniamo alla ricetta: è facile da realizzare, anche se ho avuto delle difficoltà a trovare alcune materie prime qui nelle Marche, per cui ho chiesto consiglio ad Ornella e le ho sostituite con altri ingredienti simili. Ingredienti per 2 persone: 250 gr di Linguine del Pastificio Garofalo * 1 kg di Vongole Lupini 10 Pomodori Datterini * 2 spicchi di Aglio 4 foglie di basilico* Olio Extra Vergine di Oliva Biologico* 2 cucchiaini di succo di Limone non trattato* 1 Peperoncino Sale Per iniziare ho sciacquato più volte le vongole sotto l’acqua corrente e le ho messe sul fuoco con uno spicchio di aglio per farle aprire, mentre su una padella ho fatto appassire i pomodori datterini con dell’olio evo, il peperoncino tagliato a pezzettini e l’altro spicchio di aglio per circa 10 minuti. Intanto ho preparato l’olio aromatizzato al basilico e limone pestando le foglie di basilico nel mortaio a cui poi ho aggiunto l’olio e il succo di limone. Una volta aperte le vongole, ho eliminato la parte del guscio che non aveva attaccato il frutto di mare e le ho messe nella padella con i datterini, amalgamando bene il tutto con un cucchiaio di olio aromatizzato al basilico (ne ho lasciato un po’ per aggiungerlo poi alla fine) . Ho lessato le linguine in acqua salata e le ho scolate ancora al dente per ultimare la cottura nella padella con le vongole lupini e datterini. Dopo aver impiattato le linguine ho aggiunto un filo di olio aromatizzato al basilico e limone. * Prodotti sostituiti alla ricetta originale Linguine al Limoneà sostituite con linguine semplici e aggiungendo del succo di limone all’olio aromatizzato al basilico Pomodori Datterini Giallià sostituiti con dei pomodori datterini rossi poco maturi Olio Aromatizzato al Basilicoà sostituito con un’emulsione di olio e basilico pestato in un mortaio. Oggi vi racconto come fare uno dei piatti tipici della tradizione pugliese, le Orecchiette alle Cime di Rapa. Per farlo ho chiesto aiuto a due colleghe food bloggers dell’AIFB (Associazione Italiana Food Blogger) originarie della Puglia.
Clelia del blog "Ma che bontà" mi ha consigliato la sua ricetta per fare in casa le orecchiette in modo tradizionale e, dovete credermi, non hanno niente a che vedere con quelle che si comprano ai supermercati. Morbide, delicate, con un gusto deciso e tutto il profumo unico della farina integrale. Nunzia del blog "Miele di Lavanda" mi ha consigliato la sua ricetta per condire le orecchiette alle cime di rapa. Il procedimento è semplice ma è importante rispettare tutti i passaggi fondamentali affinché questo primo piatto pugliese incorpori tutto il profumo deciso delle cime di rapa, oltre che al gusto intenso e pungente dell’aglio e dell’acciuga e del peperoncino. Ecco come ho fatto: Ingredienti per 3 persone: 250 gr di Farina 50 gr di Farina integrale 150 gr di Acqua tiepida 200 gr di Cime di Rapa 1 spicchio di Aglio 1 filetto di Acciuga Sale grosso Olio Evo 1 Peperoncino Ho iniziato a preparare le orecchiette facendo una fontanella nella spianatoia con le due farine. Al centro della fontanella ho versato poco per volta l’acqua ed ho amalgamato tutta la farina, aiutandomi inizialmente con una forchetta. Ho raccolto la farina in eccesso con un altro cucchiaio di acqua, poi ho impastato bene il tutto. Ho coperto il panetto di impasto sotto un canovaccio pulito e ne ho preso poco per volta per realizzare un filoncino del diametro di 1 cm. Il resto dell’impasto l’ho tenuto sempre sotto il canovaccio per evitare che si seccasse a contatto con l’aria. Ho tagliato quindi il filoncino in modo da ottenere degli gnocchetti e, man mano che ne tagliavo uno, lo trasformavo in un orecchietta in questo modo: con il dorso di un coltello arrotondato, ho schiacciato lo gnocco contro la spianatoia e l’ho fatto strisciare per tutta la sua lunghezza. In questo modo ho ottenuto uno gnocco convesso e arrotolato su se stesso. Poi ho srotolato lo gnocco e l’ho rovesciato così da ottenere l’orecchietta.. Ho disposto infine le orecchiette su un testo ricoperto di carta da forno ed ho fatto seccare la pasta per circa un’ora. Nel mentre ho lavato le cime di rapa, ho eliminato le foglie esterne più dure e ho messo le foglie più piccoline e tenere a cuocere in una pentola con dell’acqua, dove poi ho cotto anche le orecchiette. Quando l’acqua ha raggiunto il bollore, ho versato anche le cimette ed le ho fatte cuocere per circa 10 minuti. In una pentola antiaderente ho fatto sciogliere un filetto di acciuga in due cucchiai di olio evo ed ho aggiunto l’aglio e il peperoncino tagliato a pezzetti. Infine ho salato l’acqua dove stavano cuocendo le cime di rapa ed ho messo a cuocere anche le orecchiette per pochi minuti. Quando sono salite in superficie, ho scolato e fatto saltare il tutto nella pentola antiaderente con l’olio aromatizzato all’acciuga per pochi secondi e le ho servite. Dopo neanche un minuto erano scomparse dai piatti… Grazie alle mie amiche Nunzia e Clelia per le loro ricette! Devo dire la verità, raramente cucino i cavolfiori perché a mio marito non piacciono e perché quando li cucino, un cattivo odore invade tutta la casa… A quest’ultimo problema hanno trovato rimedio le mie amiche di Corrinforma: rovesciare il coperchio della pentola nella quale stanno cuocendo i cavoli e metterci sopra un pezzo di pane imbevuto di aceto. Sempre nel loro blog poi ho scoperto le innumerevoli proprietà nutritive del cavolfiore, oltre ad essere un ottimo rimedio naturale per l’influenza, ipertiroidismo e depressione, è anche un potente antitumorale.
Infine ho trovato il modo di farli mangiare anche a mio marito: sostituirli alle patate per realizzare dei deliziosi gnocchi! Devo dire la verità, gli ho detto che erano gnocchi di cavolfiore solo dopo che li ha mangiati e non si è accorto di nulla. Ecco come ho fatto. Ingredienti per 2 persone: ½ Cavolfiore Verde 200 gr di Farina circa 2 Uova Biologiche Sale Pepe ** Condimento** Taleggio Pepe Speck Per prima cosa ho lavato il cavolfiore verde, ho tolto le foglie esterne e l’ho tagliato in tanti pezzettini, quindi l’ho messo a lessare su una pentola con poca acqua. Dopo circa 15 minuti il cavolfiore si è cotto, l’ho scolato e l’ho fatto raffreddare bene, quindi ho preso il passaverdura con fori grandi e l’ho passato, proprio come si fa con le patate. Ho setacciato della farina sulla spianatoia ed ho disposto lì il cavolo. Dopo aver aggiunto le uova sbattute, un pizzico di sale e del pepe ho iniziato ad incorporare man mano la farina fino a che l’impasto non ha raggiunto la giusta consistenza e per accertarmi di ciò ho messo a cuocere i primi gnocchi. Quindi ho realizzato gli gnocchi, li ho cosparsi bene di farina per evitare che si attaccassero gli uni agli altri e li ho messi a riposare in frigo su un testo ricoperto di carta da forno. Quando l’acqua precedentemente salata ha iniziato a bollire, li ho buttati dentro alla pentola e li ho fatti cuocere per cinque minuti da quando sono saliti in superficie. Per condirli ho semplicemente fatto sciogliere del taleggio e aggiunto speck scroccante e pepe macinato al momento. Consiglio: Una volta lessati, fateli scolare bene perché i cavolfiori assorbono tantissima acqua. Ingredienti per 2 persone:
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Maggio 2016
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