La cosa migliore da fare quando si prepara la polenta?... Farne in abbondanza in modo che avanzi ed ricavarne così delle deliziose Cresce! Ma... Perché "Cresce de Polenta" Dalle mie parti nelle Marche e più precisamente nella zona del Conero (Osimo, Castelfidardo...) si chiamano così le focacce fatte con la polenta. Croccanti fuori ma morbide dentro, sono buonissime se farcite "sa le foje" (con le erbe strascinate) e la caciotta. Ma sono altrettanto buone nella versione dolce, magari spalmandoci sopra della buonissima crema di nocciola... Il loro colore dorato viene in risalto una volta cotte sulla brace, per non parlare del profumo che hanno... Unico. Ingredienti per circa 5 Cresce de Polenta: 700 gr di Polenta 450 gr di Farina 2 cucchiai di Olio Evo Sale Dopo aver messo la polenta in un recipiente con l'olio, un cucchiaino di sale (perché la polenta era già stato salata durante la cottura) ed ho iniziato ad aggiungere man mano la farina aiutandomi con un cucchiaio di legno, fino ad ottenere un impasto abbastanza consistente. Ho diviso l'impasto in 5 panetti, li ho stesi velocemente in dei dischi spessi circa 2 cm e li ho spennellati con dell'altro olio. Li ho cotti subito alla brace, pochi minuti per lato, farciti con delle erbe strascinate, prosciutto crudo e caciotta e ne ho divorato uno subito! Per farle nella versione dolce, non ho messo dell'altro sale nell'impasto ma ho invece aggiunto lo zucchero al loro esterno, subito prima di cuocerle e le ho farcite con della crema di nocciola Rigoni di Asiago... Buone da paura! Se non avete modo di cuocerle alla brace, va bene anche una griglia elettrica o una piastra antiaderente.
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I tortelli di carnevale sono dei dolci che ogni anno la mia amata zietta Rossana prepara per tutti i figli e nipoti. Assomigliano alle castagnole ma sono molto sottili e profumati.
E’ il dolce di carnevale che preferisco Ingredienti: - 1 bicchiere di latte - 450 gr di farina - 3 cucchiai di zucchero - 1 cucchiaio di burro o di olio di oliva - 20 gr di lievito di birra - 1 pizzico di sale - Marmellata Bio Rigoni di Asiago per il ripieno (ciliegia e albicocca) - Olio di semi per friggere - Zucchero qb per guarnirle Impastare tutti gli ingredienti e far lievitare l’impasto che dovrà raddoppiare. Tirare una sfoglia di circa 2/3 mm con la macchinetta per la sfoglia. In alternativa si può tirare a mano e tagliarla a strisce di 15 cm di larghezza. Prendere la misura della formina che preferite e mettere un cucchiaino abbondante di marmellata. Disporre la marmellata alla distanza regolare. Per farvi regolare, Zia utilizza sempre un bicchiere da acqua. Chiudere l’impasto per la sua lunghezza e tagliare ora ogni tortello con lo stampo. A questo punto devono ancora lievitare. Una volta raddoppiate, accendere la pentola con l’olio di semi, friggerle da ogni lato e una volta pronte, farle riposare su un foglio di carta assorbente. Una volta raffreddate spolverare con lo zucchero. Non c’è niente da fare… il risotto di pesce buono come lo fa nonna non l’ho mai mangiato da nessuna parte… mantecato al punto gusto, saporito, fatto con pesce fresco che mio nonno prende direttamente dalle barche dei pescatori che rientrano la mattina presto a Porto Recanati e preparato con tanto amore da una nonnina molto speciale… Beh, non si vedono spesso nei ristoranti le canocchie alla brace, e per brace io intendo la brace del Barbecue!
Queste canocchie le ha cucinate mio nonno Alvaro la sera della vigilia di Natale, quando, pensando che non fosse sufficiente tutto il ben di Dio che aveva preparato tutto il giorno mia nonna Enrica, si è messo a preparare e cuocere anche le canocchie... vi dico solo che loro hanno mangiato gli avanzi della vigilia fino alla sera del 26 dicembre... ma cosa volete fare, i nonni sono così: si preoccupano per tutta la famiglia e pensano che il cibo sia il modo per dimostrare agli altri il loro amore... ed hanno ragione... Ingredienti: Canocchie Pan grattato Olio Evo Sale Rosmarino Aglio Dopo aver pulito le canocchie e tagliato la parte anteriore (quella che picca per intenderci), nonno Alvaro le ha tagliate al centro per la loro lunghezza e le ha insaporite mettendogli dentro il pangrattato precedentemente condito con sale, olio, rosmarino e aglio tritati. Le ha cotte nel barbecue per pochi minuti per lato e le ha disposte su un vassoio aggiungendo sopra un filo di olio evo. Uno dei piatti cavallo di battaglia della mia regione... lo Stoccafisso all'Anconetana.
Inutile dirvi che è un piatto unico, buonissimo e inimitabile... Chi non lo ha mai assaggiato non può immaginare il suo sapore forte e deciso, mitigato dalle morbidissime patate che si sciolgono in bocca e che hanno assorbito con la cottura tutta l'aroma di questo pesce. Ma che pesce è lo stoccafisso? Molti me lo chiedono... Lo stoccafisso non è altro che un merluzzo essiccato, a differenza di suo fratello baccalà che invece viene conservato sotto sale. Oggi vi racconto come da tantissimi anni mia nonna Enrica lo prepara, è il suo piatto must della Vigilia di Natale, e vi lascio immaginare perché... Ingredienti per 4 persone: 600 gr di Stoccafisso già bagnato 1/2 Cipolla 6 Patate 1 Costa di Sedano 1 Carota 1 cucchiaio di Passata di pomodoro 5 Pomodori Datterini 3 foglie di Alloro Noce Moscata Sale Peperoncino Olio evo Nonna inizia disponendo lo stoccafisso su una padella ben capiente, poi dispone uno strato di patate pelate e tagliate a spicchi grandi ed infine aggiunge la cipolla tagliata a fettine sottili, la costa di sedano a dadini e la carota a fettine. Dopo aver aggiunto i pomodori datterini, l'alloro e la passata di pomodoro, aggiusta di sale, peperoncino e noce moscata (poca) ed infine aggiunge l'olio. L'olio deve abbondare... mio nonno dice sempre "il pesce nasce nel mare e muore nell'olio"... per farvi capire com'è la loro cucina... Poi nonna fa cuocere lo stoccafisso per molto, molto tempo a fiamma bassa... circa 6 ore. Buonissimo... Sempre sbirciando nel ricettario di Zia Lucia ho trovato la ricetta di questa torta morbida alla Nutella. Inutile dire che libidine… Oltre ad essere soffice a tal punto da sciogliersi in bocca, quando la assaggio inizia il mio viaggio verso il paradiso. La Nutella d'altronde è come una droga… più ce n’è e più ne mangerei.
Per chi invece è rigorosamente attento alla linea consiglio di cucinare la versione della torta morbida alle mele e nocciole. Ingredienti per 1 torta: 1 uovo biologico 50 gr di Zucchero 2 cucchiai di Olio Evo ½ busta di Vanillina 2 cucchiai di Liquore all’Anice ½ Limone grattugiato 100 gr Farina 1 dose di Lievito per dolci ********* Nutella Zuccherini per decorare ********* Dopo aver sbattuto l’uovo con lo zucchero, Zia aggiunge l’olio evo e la vanillina e versa nel composto l’anice, il limone grattugiato e la dose di lievito per dolci. Aggiunge poi la farina un po’ alla volta, e sbatte il tutto con le fruste elettriche. Una volta ottenuto un composto omogeneo e dopo aver foderato lo stampo per la torta con della margarina, versa un primo stato di impasto, circa 2/3 del totale, e versa la Nutella con un cucchiaio. Versa infine il resto dell’impasto ed dispone sopra gli zuccherini (in alternativa potete spolverare dello zucchero di canna). Quando il forno ha raggiunto i 180°, inforna la torta in modalità ventilato, per circa 20 minuti. E dopo questa ricetta dalle mille calorie vi suggerisco di andare a fare quattro salti in palestra con i consigli di “Corrinforma”. Io sono già con il borsone in mano. Mia zia Lucia è bravissima nel fare i dolci. Pensate che quando le amichette di Valeria e Matilde, le mie cuginette di 11 e 6 anni, festeggiano i compleanni, le loro mamme chiedono sempre a Zia di aiutarle nella realizzazione dei dolci.
Sbirciando nel suo ricettario ho trovato la ricetta di questa torta che è talmente soffice e morbida che si scioglie in bocca. A vederla sembra una nuvoletta illuminata da un raggio di sole al tramonto . Quando la assaggi senti la freschezza delle mele, la dolcezza della marmellata e la croccantezza delle nocciole. Notevole è anche la versione con la Nutella ma ve ne parlerò nel prossimo post… e allora seguitemi! Ingredienti per 1 torta: 1 uovo biologico 50 gr di Zucchero 2 cucchiai di Olio Evo ½ busta di Vanillina 2 cucchiai di Liquore all’Anice ½ Limone grattugiato 100 gr Farina 1 dose di Lievito per dolci ********* Mele gialle Marmellata del gusto che più vi piace Nocciole tostate Zuccherini per decorare ********* Per prima cosa, zia sbatte l’uovo con lo zucchero, aggiunge l’olio evo e la vanillina, quindi versa nel composto l’anice, il limone grattugiato e la dose di lievito per dolci. Infine aggiunge la farina, poco per volta, e sbatte il tutto con l’aiuto delle fruste elettriche. Una volta ottenuto un composto omogeneo, fodera lo stampo per la torta con della margarina e versa un primo stato di impasto, circa 2/3 del totale. Poi dispone le mele a spicchi sottili, la marmellata e le nocciole (se l’impasto è molto liquido, è bene passare le mele su della farina, così non scenderanno fino al bordo del testo). Infine ci versa sopra il resto dell’impasto ed dispone gli zuccherini qua e là (in alternativa a questi potete spolverare dello zucchero di canna). Quando il forno ha raggiunto i 180°, inforna la torta in modalità ventilato, per circa 20 minuti. Una volta sfornata la torta è veramente difficile attendere che si raffreddi e resistere alla tentazione di assaggiarne subito una fetta… Dopo aver assaggiato il sapore delicato di Amor d’Anatra, la mia ricetta rivisitata del petto d’Anatra in salsa di zafferano e scaglie croccanti di mandorle tostate, vi suggerisco di provare quello deciso e intenso dell’Anatra Arrosto di mia nonna Enrica, marchigiana in tutto e per tutto. Domenica scorsa, in occasione del compleanno della mia cuginetta Matilde, oltre ai vincisgrassi, alle patate arrosto e ai salumi fatti in casa, la mia cara nonna ha cucinato anche l’anatra arrosto.
L’anatra non è un animale da cortile molto comune. Non si trova nei supermercati. Per poterlo cucinare dovete andare dal vostro macellaio di fiducia o rivolgervi direttamente ad un contadino ben fornito. La carne dell’anatra ha un colore rosso scuro tipo, come quella del piccione, ha un sapore intenso con delle sfumature di selvaggina ed è allo stesso tempo tenera a tal punto che si scioglie in bocca. La ricetta è abbastanza semplice ma un pochino lunga. Ingredienti: 1 Anatra intera, già pulita ed eviscerata Sale Pepe Aglio Vino bianco Olio Evo Rosmarino Per prima cosa la mia nonna insaporisce l’anatra con il sale e il pepe e fa riposare la carne per 2 ore in frigo. Questo condimento lo fa arrivare bene anche dentro all’animale. Dopo ave acceso il forno a 200°, dispone l’anatra su un testo foderato di carta da forno, aggiunge l’aglio, l’olio evo e il rosmarino, quindi inforna il tutto e fa cuocere per circa 2 ore perché le sue anatre sono molto grandi. Una volta cotta, e ce se ne accorge dal colore della pelle che diventa marrone scuro, la sforna, la fa raffreddare e la fa tagliare con le forbici da cucina dalle braccia forti e robuste di mio nonno Alvaro. Una delle cose che differenziano i Vincisgrassi dalle classiche lasagne è la Sfoglia di Pasta all’Uovo, talmente sottile ed elastica che si scioglie in bocca. E chi la fa meglio di mia nonna Enrica, marchigiana Doc? … Nessuno…
Questa è la sua ricetta per la preparazione della Sfoglia di Pasta all’Uovo per i vincisgrassi. Ingredienti: Farina di granito tipo “00” Uova Olio Evo Per prima cosa la mia nonnina setaccia la farina di granito sulla spianatoia, dispone la farina in modo da fare la classica fontanella dove versa le uova ed inizia a sbatterle, prima con la forchetta, poi man mano che le uova assorbono la farina impasta con le mani, con movimenti decisi ed utilizzando i palmi delle mani. Spingendo l’impasto contro la spianatoia e poi lo riporta su con le dita. Per aiutarsi ogni tanto si bagna le mani con dell’Olio Evo. Una volta che l’impasto è ben elastico ed omogeneo lo divide in delle parti e inizia a stenderlo con la macchinetta per tirare la sfoglia. Inizia dallo spessore più grande fino ad arrivare al numero 3, che è uno dei più sottili. Una volta tirate tutte le sfoglie di pasta all’uovo, le dispone su una canovaccio pulito, pronte per essere lessare ed utilizzate per la preparazione dei Vincisgrassi La torta all’ananas è uno dei dolci più famosi di Zia Rossana. |
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Febbraio 2016
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