Lo so, con una mamma pizzaiola e una nonna che da 50 anni fa il pane in casa, non potevo che essere brava anch’io nel fare pane e pizza. E se c’è una cosa che ho imparato da loro è che per fare l’impasto, oltre ad Acqua, Farina e Lievito, l’ingrediente più importante, quello segreto, quello che tutti provano ad utilizzare, ma in pochi riescono, è l’amore. Proprio come fanno loro da una vita, anch’io quando cucino non eseguo dei semplici gesti meccanici e ripetitivi. Vengo guidata dall’ispirazione, dalla passione e dalla ricerca di tutti quei sapori e quei profumi che fanno del cibo un modo attraverso cui dire ad una persona “ti voglio bene” e renderla felice in uno dei momenti più importanti della giornata: la cena.
Utilizzando tutti gli ingredienti dell’impasto del mio pane fatto in casa e con la giusta dose di amore, sono venute fuori tante ricette golose: la focaccia, i grissini, i crackers ed infine la pizza ripiena. Si tratta di una pizza croccante nella base, dorata nella superficie e con all’interno il condimento che più desiderate. Potete farcirla con il prosciutto cotto, con i funghi, con la salsiccia, con il ciauscolo, con la nutella o con la porchetta. Quest’ultima richiede un procedimento leggermente diverso dalla tradizionale pizza ripiena al prosciutto cotto. Alla fine del post vi dirò perché. Ora vi racconto come ho preparato la pizza ripiena al prosciutto cotto. Ingredienti per 2 persone: 300 gr di Farina 0 550 gr di Farina 00 350 gr di Acqua 1 bustina di Lievito di birra disidratato 5 gr di Zucchero 25 gr do Olio Evo 5 gr di Sale Prosciutto cotto Fontina un pizzico di Sale Pepe Ho fatto sciogliere il lievito di birra nell’acqua tiepida aggiungendo lo zucchero, che serve per far attivare il processo della lievitazione. Quando si è ben sciolto ho versato il composto liquido nell’impastatrice ed ho aggiunto l’olio evo. Ho versate a questo punto la farina e il sale, quindi ho avviato il programma di impasto che dura normalmente 30 minuti. Una volta terminato il ciclo di impasto l’ho lasciato lievitare, coperto da un canovaccio e al calduccio, per un’ora. Una volata che ha raddoppiato di volume, ho setacciato la farina sopra la spianatoia, ho diviso in quattro parti l’impasto e ne ho stesa una con il matterello, ottenendo una base abbastanza sottile. Dopo aver oleato con cura il testo da forno, vi ho disposto la prima base sottile di pizza cercando di far aderire bene gli angoli. A questo punto l’ho farcita con il prosciutto cotto ed ho aggiunto sopra la fontina, un formaggio filante che non inumidisce la massa della pizza. Con un’altra parte dell’impasto, dopo averlo steso in modo sottile, ci ho coperto la farcitura della pizza cercando di far aderire bene la parte superiore a quella inferiore nei bordi. Prima di infornare ho spennellato dell’olio evo, ho aggiunto un pizzico di sale e una spolverata di pepe nero macinato al momento per dare una nota piccante a questo piatto. E poi via, tutto dentro al forno già caldo per circa 30 minuti. E’ importante che il forno abbia già raggiunto la temperatura di 180° perché così la pizza rimane sottile e croccante. Quando la superficie della pizza ripiena si è dorata, l’ho sfornata, l’ho tagliata in sei pezzi e, per la gioia i mio marito, l’ho servita accompagnata da una buona birra artigianale, fresca e bionda come me… Volete sapere come ho fatto la pizza con il ripieno di Porchetta? Ho farcito la pizza solo con la fontina e una volta cotta, prima che si sia raffreddata, ho staccato la superficie dalla base, ho aggiunto la lattuga e l’appetitosa Porchetta. I vostri mariti vi ringrazieranno!
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Una delle mie prime ricette di sempre da quando ho una cucina tutta mia? il pane fatto in casa.
Con qualche consiglio dei miei nonni Enrica e Alvaro che da più di 50 anni lo fanno utilizzando il lievito madre, dopo qualche tentativo e tante soddisfazioni, ecco l'impasto perfetto... Friabile all'esterno e morbido all'interno, con quel profumo unico che profuma tutta la casa... Con lo stesso impasto realizzo anche tantissime altre ricette, come i grissini, i crackers, la pizza ripiena, la focaccia e molto altro ancora... Ingredienti:
Aggiungere all'acqua tiepida il lievito e lo zucchero, mescolarli bene e lasciare riposare alcuni minuti per far attivare la lievitazione. Metterli nell'impastatrice e aggiungere la farina, il sale e l'olio. Far impastare per circa 20 minuti. Far lievitare l'impasto per minimo 30 minuti, deve raddoppiare, in un luogo caldo. La mia impastatrice ha la funzione di lievitazione, quindi lo lascio nella macchina. In un piano setacciare un po' di farina e metterci l'impasto. Fare dei panetti di circa 100 gr tirando i bordi verso il basso con le dita e ricongiungendoli per saldarli. Disporli su una teglia rivestita di carta da forno e lasciar riposare in un luogo caldo. Più riposano, più lievitano. Accendere il forno a 200°, in modalità ventilato e quando raggiunge la temperatura, infornare il pane. Lasciare cuocere finché non diventano dorati (per circa 30 minuti). Buon pane a tutti! I Cargiù sono grandi ravioli ripieni di ricotta molto profumata, tipici della cucina tradizionale maceratese.
Possono essere conditi con il sugo al ragù, con i funghi porcini o con un semplice filo d'olio extravergine di oliva. Io li adoro alla Crudaiola, con pomodorini, basilico e mozzarella. Ingedienti per 3 persone: Per i Cargiu':
Per il condimento:
Prendere la sfoglia di pasta all’uovo e tagliarla in dei pezzettini rettangolari di circa 3cm x 4cm. Bagnate i bordi di due pezzettini di sfoglia di pasta all’uovo con il rosso d'uovo. Versare al centro di uno dei due pezzettini di sfoglia un cucchiaino di ricotta precedentemente condita. Coprirlo poi con l'altro pezzettino di sfoglia, cercando i far aderire bene i bordi. Procedere in questo modo per ogni Cargiù. Disporli in un vassoio foderato di carta forno e farli riposare in frigo per almeno mezz’ora. Tagliare a piccoli dadini i pomodori precedentemente privati dei loro semi e farli scolare. Condirli poi con sale, olio, maggiorana, basilico tritato e il peperoncino tagliato fino. Tagliare infine a dadini anche la mozzarella e metterla in un colino per far andar via il latte. Quando l'acqua bolle, versare i Cargiù e farli cuocere per qualche minuto. Scolarli con cautela, perchè altrimenti si rompono, e condirli con i pomodorini già conditi, la mozzarella e un filo d'olio extravergine di oliva. Una delle mie ricette preferite e anche una delle mie prime ricette: gli "Spaghetti coi Moscioli".
I Moscioli (e fate attenzione a non sbagliare l'accento come ha fatto Chef Bruno Barbieri nell'edizione di Masterchef) sono le cozze selvatiche che vengono pescate ad Ancona, più precisamente a Portonovo, alle pendici del Monte Conero. Oltre ad essere una tipicità marchigiana è anche presidio slow food. Rispetto alle cozze di allevamento, il Mosciolo ha un profumo intenso e deciso oltre ad essere più grande. Ci sono moltissimi modi di cucinare i Moscioli: gratinati, alla tarantina, nel brodetto ecc... ma io preferisco di gran lunga farne un gustosissimo sugo rosso per gli spaghetti. Un profumo unico di mare accompagnato dalla dolcezza del pomodoro, unito al gusto piccante del peperoncino e alla freschezza del prezzemolo... Provare per credere... Ingredienti per 4 persone: 4 kg di Moscioli di Portonovo 400 gr Spaghetti una bella manciata di Prezzemolo Olio evo 600 gr di Polpa di Pomodoro Mutti 3 spicchi di Aglio 2 Peperoncini interi Sale Dopo aver pulito i moscioli (se siete fortunati ve le puliscono direttamente in pescheria) le ho messe a lessare in 1 cm di acqua per circa 5 minuti, fino a che non si sono aperte. Le ho scolate e fatte raffreddare, lasciando da parte la loro acqua di cottura con cui poi ho impreziosito il sugo. Dopo aver tolto il mollusco dal guscio, ho eliminato anche il suo pennacchio, la parte con cui il mosciolo si attacca allo scoglio. Ho lasciato da parte anche qualche guscio, quelli più grandi e più puliti. Ho tagliato a pezzettini 2/3 delle cozze selvatiche, poi le ho messe tutte a soffriggere in una padella con olio, aglio, peperoncini tagliati a pezzetti per pochi minuti. Ho aggiunto poi 1/2 bicchiere di acqua di cottura delle cozze già filtrata con un canovaccio pulito, ho aggiunto la polpa di pomodoro ed ho aggiustato di sale. Dopo aver fatto cuocere il sugo per circa 20 minuti, ho aggiunto una manciata di prezzemolo tritato grossolanamente e ho fatto cuocere per altri 5 minuti. Dopo aver messo a lessare gli spaghetti, li ho scolati circa a metà cottura e li ho saltati nel sugo dei moscioli. Li ho serviti caldi e al dente al dente e accompagnarli da un bel bicchiere di Vino Bianco fresco Verdicchio. Una delle ricette marchigiane marchigiane per eccellenza: i Sardoni Scottadito.
Io li ripropongo come primo piatto, con gli spaghetti. Ingredienti: - spaghetti - circa 15 sardoni - maggiorana - pangrattato circa 1 cucchiaio - sale - olio extravergine di oliva - peperoncino - limone Pulire i sardoni, togliere loro la testa, le interiora e la spina centrale. Tagliarli ora in pezzettini e farli saltare in una padella con dell'olio. Aggiustarli di sale, maggiorana e peperoncino, poi aggiungere del succo di limone. Mettere a cuocere gli spaghetti senza salare troppo l'acqua di cottura. A metà cottura, scolarli e farli saltare per un minuto su una padella con dell'olio e del pangrattato. Aggiungere a questo punto i di sardoni e far saltare il tutto per un altro minuto. |
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Febbraio 2016
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