Rossana è la mia mamma, la donna più bella del mondo… ho deciso di dare il suo nome alla torta che ho fatto per lei qualche giorno fa, quando mi ha chiesto di preparale un dolcetto buono ma al tempo stesso genuino.
Lei mi ha rifornito di tanti ingredienti, tutti biologici, e soprattutto mi ha dato la libertà di creare una torta eccezionale, proprio come lei. In questa torta non c’è glutine perché la mia mamma è celiaca, e non ci sono neanche il lattosio ne i grassi del latte, sostituiti egregiamente da un buon olio di germe di mais biologico. Il color marrone della torta è dato dalle mandorle tritate. La torta è friabile, dolce al punto giusto, con una nota d’arancio che lega il sapore lieve delle mandorle e la morbidezza dell’uva passa… ma non vi dico più niente.. Non vi resta che prepararlo per assaggiarlo! Ingredienti per una torta: 2 Uova biologiche 50 gr di Zucchero di canna 50 gr di Fruttosio 120 gr di Mandorle tostate e macinate 30 gr di Olio di Germe di Mais 8 gr di Cremor Tartaro 4 gr di Bicarbonato di Sodio 100 r di Farina Senza Glutine ¼ di buccia di Arancia non trattata grattugiata ½ bicchiere di Uva Passa 10 Mandorle intere ½ mela gialla Per prima cosa ho sbattuto le uova con lo zucchero di canna e il fruttosio, poi ho aggiunto le mandorle tostate e macinate e l’olio di germe di mais. Sempre con l’aiuto delle fruste elettriche ho aggiunto il cremor tartaro e il bicarbonato che sostituiscono il lievito per dolci. Infine ho aggiunto la farina senza glutine, l’arancia grattugiata e l’uva passa. Dopo aver spennellato dell’ olio (o della margarina) sulla testo da forno, ci ho versato l’impasto della torta e l’ho decorata con delle fette di mela, uva passa e delle mandorle sbriciolate sopra al momento. Ho fatto riposare la torta per mezz’ora in un luogo caldo, poi l’ho infornata a 140° in modalità forno ventilato per 10 minuti. Infine ho alzato la temperatura del forno a 160° per altri 15/20 minuti circa. Consigli: - Se non avete il cremor tartaro o l bicarbonato, potete sostituirlo con una busta di lievito per dolci; - Se non trovate le mandorle tostate e macinate al supermercato, non ci sono problemi: potete benissimo farle da voi tritando al momento le mandorle con un mixer.
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Ieri sera, mentre preparavo l'impasto per la pizza al farro, mi è venuta un'idea golosa per la colazione di questa mattina... il pane al farro bio con noci e uva passa. Croccante fuori è morbido dentro, con quel color marrone tipico del farro, stamattina l'ho riscaldato sul tostapane e ci ho spalmato un sottile strato di marmellata all'albicocca... Il gusto delle noci e la dolcezza dell'uva passa si sposano benissimo con il sapore deciso di questo cereale nobile e antico. Per scoprire tutte le proprietà di questo cereale e la sua storia, fate un salto da Corrinforma.
Per fare circa 5 pagnotte ho utilizzato: 250 gr di Farina al Farro Biologica 250 gr di Farina "00" 3,5 dl di acqua tiepida 1 bustina di lievito di birra disidratato 1 cucchiaino di zucchero 1 cucchiaino di sale Olio Evo circa 1/2 bicchiere Uva passa Noci Ho iniziato facendo sciogliere il lievito nell'acqua con lo zucchero, ho aggiunto le due farine, il sale e infine l'olio evo. Ho fatto impastare per 20 minuti con l'impastatrice e lievitare poi per 1 ora. Infine ho aggiunto le noci e l'uva passa all'impasto, ho formato le pagnotte e dopo aver fatto una croce nella loro superficie, le ho fatte lievitare per un'altra ora in un luogo caldo. Dopo averle cotte sul forno ventilato a 230' , le ho fatte raffreddare e non ho resistito... Non ho saputo aspettare fino alla mattina dopo e ne ho assaggiata una... Deliziosa Il Natale si avvicina e con esso anche i momenti di convivialità con la famiglia.
La cena della Vigilia, il Pranzo e la Cena di Natale e il pranzo di S.Stefano... senza dimenticare poi il cenone di San Silvesto dopo neanche 5 giorni di minestrina per rimediare agli eccessi delle feste. Ogni occasione è buona per ritrovarsi tutti insieme, seduti ad una tavola ben apparecchiata, con le luci ad intermittenza dell’albero di Natale, accanto al Presepe per scambiarsi qualche regalo. Un dono che si scambia spesso in queste circostanze è il classico Panettone. Non ne sono un’amante, anzi... preferisco senza alcun dubbio in Pandoro. La scorsa settimana ho provato a farlo in casa, senza lattosio, ma il risultato è stato deludente. Lì’impasto mi è venuto troppo morbido e non avevo messo lievito a sufficienza. Ma non mi sono abbattuta e ieri mi sono rimessa all’opera. Ho cucinato il PanChocolate senza lattosio, un panettone con le gocce di cioccolato fondente. Nonostante si è sgonfiato un pochino nella parte centrale perché l’ho sfornato un po’ prima del previsto, ho centrato l’obbiettivo e ne sono molto soddisfatta. Soffice all’interno, con l’aroma dell’arancia che ben si abbina perfettamente alla dolcezza delle gocce di cioccolato fondente. Ecco come l’ho cucinato. Ingredienti per 2 PanChocolate: 600 gr Farina “00” 125 gr di Lievito di birra 150 gr di Zucchero 180 gr di Burro di Soia 9 Tuorli 225 gr di Acqua tiepida 50 gr di Fruttosio 1 busta di Vanillina ¼ di Arancia grattugiata ½ confezione di gocce di cioccolato Ho fatto sciogliere il lievito nell’acqua calda, ho aggiunto lo zucchero ed ho fatto riposare per 5 minuti. Poi ho versato il burro di soia precedentemente sciolto, i tuorli, il fruttosio, la vanillina, l’arancia grattugiata ed ho mescolato bene il tutto con una forchetta. Con l’aiuto di una frusta elettrica ho iniziato a sbattere l’impasto aggiungendo man mano la farina, fino a renderlo omogeneo e denso. Ho aggiunto infine le gocce di cioccolato fondente. Ho messo l’impasto a lievitare davanti al camino acceso e in neanche 30 minuti si è triplicato. Ho impastato di nuovo il Pandoro alla Cioccolata e l’ho diviso in due parti, poi l’ho messo di nuovo a lievitare davanti al caminetto per un’altra ora. Ho versato l’impasto nello stampo di carta. Poiché ne avevo solo uno di stampo, ho utilizzato le formine d silicone e quelle di alluminio in modo da ottenere dei mini PanChocolate. Ho fatto lievitare il tutto di nuovo per un’altra ora abbondante ed infine ho infornato il Pandoro alla cioccolata a 170° per circa mezzora, in modalità ventilato. Molto importante: una volta sfornato, il Panchocolate deve raffreddare capovolto e sospeso… in questo modo rimarrà soffice e alto e non si abbasserà al centro come il mio… Buon Natale a tutti. Sempre sbirciando nel ricettario di Zia Lucia ho trovato la ricetta di questa torta morbida alla Nutella. Inutile dire che libidine… Oltre ad essere soffice a tal punto da sciogliersi in bocca, quando la assaggio inizia il mio viaggio verso il paradiso. La Nutella d'altronde è come una droga… più ce n’è e più ne mangerei.
Per chi invece è rigorosamente attento alla linea consiglio di cucinare la versione della torta morbida alle mele e nocciole. Ingredienti per 1 torta: 1 uovo biologico 50 gr di Zucchero 2 cucchiai di Olio Evo ½ busta di Vanillina 2 cucchiai di Liquore all’Anice ½ Limone grattugiato 100 gr Farina 1 dose di Lievito per dolci ********* Nutella Zuccherini per decorare ********* Dopo aver sbattuto l’uovo con lo zucchero, Zia aggiunge l’olio evo e la vanillina e versa nel composto l’anice, il limone grattugiato e la dose di lievito per dolci. Aggiunge poi la farina un po’ alla volta, e sbatte il tutto con le fruste elettriche. Una volta ottenuto un composto omogeneo e dopo aver foderato lo stampo per la torta con della margarina, versa un primo stato di impasto, circa 2/3 del totale, e versa la Nutella con un cucchiaio. Versa infine il resto dell’impasto ed dispone sopra gli zuccherini (in alternativa potete spolverare dello zucchero di canna). Quando il forno ha raggiunto i 180°, inforna la torta in modalità ventilato, per circa 20 minuti. E dopo questa ricetta dalle mille calorie vi suggerisco di andare a fare quattro salti in palestra con i consigli di “Corrinforma”. Io sono già con il borsone in mano. Mia zia Lucia è bravissima nel fare i dolci. Pensate che quando le amichette di Valeria e Matilde, le mie cuginette di 11 e 6 anni, festeggiano i compleanni, le loro mamme chiedono sempre a Zia di aiutarle nella realizzazione dei dolci.
Sbirciando nel suo ricettario ho trovato la ricetta di questa torta che è talmente soffice e morbida che si scioglie in bocca. A vederla sembra una nuvoletta illuminata da un raggio di sole al tramonto . Quando la assaggi senti la freschezza delle mele, la dolcezza della marmellata e la croccantezza delle nocciole. Notevole è anche la versione con la Nutella ma ve ne parlerò nel prossimo post… e allora seguitemi! Ingredienti per 1 torta: 1 uovo biologico 50 gr di Zucchero 2 cucchiai di Olio Evo ½ busta di Vanillina 2 cucchiai di Liquore all’Anice ½ Limone grattugiato 100 gr Farina 1 dose di Lievito per dolci ********* Mele gialle Marmellata del gusto che più vi piace Nocciole tostate Zuccherini per decorare ********* Per prima cosa, zia sbatte l’uovo con lo zucchero, aggiunge l’olio evo e la vanillina, quindi versa nel composto l’anice, il limone grattugiato e la dose di lievito per dolci. Infine aggiunge la farina, poco per volta, e sbatte il tutto con l’aiuto delle fruste elettriche. Una volta ottenuto un composto omogeneo, fodera lo stampo per la torta con della margarina e versa un primo stato di impasto, circa 2/3 del totale. Poi dispone le mele a spicchi sottili, la marmellata e le nocciole (se l’impasto è molto liquido, è bene passare le mele su della farina, così non scenderanno fino al bordo del testo). Infine ci versa sopra il resto dell’impasto ed dispone gli zuccherini qua e là (in alternativa a questi potete spolverare dello zucchero di canna). Quando il forno ha raggiunto i 180°, inforna la torta in modalità ventilato, per circa 20 minuti. Una volta sfornata la torta è veramente difficile attendere che si raffreddi e resistere alla tentazione di assaggiarne subito una fetta… Dopo aver assaggiato il sapore delicato di Amor d’Anatra, la mia ricetta rivisitata del petto d’Anatra in salsa di zafferano e scaglie croccanti di mandorle tostate, vi suggerisco di provare quello deciso e intenso dell’Anatra Arrosto di mia nonna Enrica, marchigiana in tutto e per tutto. Domenica scorsa, in occasione del compleanno della mia cuginetta Matilde, oltre ai vincisgrassi, alle patate arrosto e ai salumi fatti in casa, la mia cara nonna ha cucinato anche l’anatra arrosto.
L’anatra non è un animale da cortile molto comune. Non si trova nei supermercati. Per poterlo cucinare dovete andare dal vostro macellaio di fiducia o rivolgervi direttamente ad un contadino ben fornito. La carne dell’anatra ha un colore rosso scuro tipo, come quella del piccione, ha un sapore intenso con delle sfumature di selvaggina ed è allo stesso tempo tenera a tal punto che si scioglie in bocca. La ricetta è abbastanza semplice ma un pochino lunga. Ingredienti: 1 Anatra intera, già pulita ed eviscerata Sale Pepe Aglio Vino bianco Olio Evo Rosmarino Per prima cosa la mia nonna insaporisce l’anatra con il sale e il pepe e fa riposare la carne per 2 ore in frigo. Questo condimento lo fa arrivare bene anche dentro all’animale. Dopo ave acceso il forno a 200°, dispone l’anatra su un testo foderato di carta da forno, aggiunge l’aglio, l’olio evo e il rosmarino, quindi inforna il tutto e fa cuocere per circa 2 ore perché le sue anatre sono molto grandi. Una volta cotta, e ce se ne accorge dal colore della pelle che diventa marrone scuro, la sforna, la fa raffreddare e la fa tagliare con le forbici da cucina dalle braccia forti e robuste di mio nonno Alvaro. Una delle cose che differenziano i Vincisgrassi dalle classiche lasagne è la Sfoglia di Pasta all’Uovo, talmente sottile ed elastica che si scioglie in bocca. E chi la fa meglio di mia nonna Enrica, marchigiana Doc? … Nessuno…
Questa è la sua ricetta per la preparazione della Sfoglia di Pasta all’Uovo per i vincisgrassi. Ingredienti: Farina di granito tipo “00” Uova Olio Evo Per prima cosa la mia nonnina setaccia la farina di granito sulla spianatoia, dispone la farina in modo da fare la classica fontanella dove versa le uova ed inizia a sbatterle, prima con la forchetta, poi man mano che le uova assorbono la farina impasta con le mani, con movimenti decisi ed utilizzando i palmi delle mani. Spingendo l’impasto contro la spianatoia e poi lo riporta su con le dita. Per aiutarsi ogni tanto si bagna le mani con dell’Olio Evo. Una volta che l’impasto è ben elastico ed omogeneo lo divide in delle parti e inizia a stenderlo con la macchinetta per tirare la sfoglia. Inizia dallo spessore più grande fino ad arrivare al numero 3, che è uno dei più sottili. Una volta tirate tutte le sfoglie di pasta all’uovo, le dispone su una canovaccio pulito, pronte per essere lessare ed utilizzate per la preparazione dei Vincisgrassi E’ domenica mattina ed un profumo di vaniglia invade tutta la casa. Un pallido sole autunnale scalda la cucina, lo scoppiettio del caminetto acceso ci fa compagnia mentre con fermento aspettiamo che i biscottini alla vaniglia siano cotti… All’improvviso il tintinnio del forno ci riempie il cuore di gioia: i biscotti alla vaniglia sono pronti! Non si può resistere alla dolcezza, all’aroma e alla friabilità di questi piccoli biscotti dalle mille forme. Uno tira l’altro. Assaporandoli, la bocca viene invasa da un’esplosione di emozioni e di sensazioni che riempiono il cuore e ti fanno sentire tutto il calore della famiglia.
Ora vi racconto come li ho preparati… Ingredienti per una scatola di biscotti: 400 gr di Farina 0 150 gr di Burro 100 gr di Zucchero semolato 50 gr di Zucchero a velo 1 cucchiaio di Limoncello 1 pizzico di Sale 2 Uova Biologiche 3 buste Vanillina Per iniziare ho sbattuto le uova e lo zucchero semolato con le fruste elettriche, aggiungendo man mano anche lo zucchero a velo, la vanillina, il burro tagliato a dadini, un pizzico di sale e il limoncello per dare un po’ di freschezza all’impasto. Aggiungendo un poco alla volta la farina, ho iniziato a lavorare brevemente l’impasto con le mani per non scaldarlo troppo. In questo modo i biscotti diventano friabili e croccanti. Una volta formato un panetto, l’ho coperto con la pellicola trasparente e l’ho messo a riposare in frigorifero per 40 minuti. Mentre aspettavo che il forno raggiungesse i 180° di temperatura, ho steso l’impasto tra due fogli di carta da forno in modo da ottenere una sfoglia di circa 5 millimetri di spessore ed ho tirato fuori dal cassetto della dispensa tutte le formine che avevo. Le stelline, i cuoricini, i fiori, le lune e tantissime altre forme divertenti e fantasiose. Una volta tagliata la sfoglia con queste formine di metallo, ho disposto i biscottini ben distanziati l’uno dall’altro su un testo foderato di carta da forno e li ho infornati. Si sono cotti in 10 minuti utilizzando il forno in modalità ventilato. Dopo averli sfornati e fatti raffreddare li ho messi nella scatola magica ed improvvisamente mi è venuta un’idea: perché non regalarli agli amici la sera di Natale? E allora ho messo all’opera la mia vena artistica e con l’aiuto di un nastrino rosso, con un po’ di scotch e con un rotolo trasparente di quelli che si usano per fare i cesti natalizi ho realizzato dei bellissimi sacchettini di biscotti alla vaniglia… Una delle mie prime ricette di sempre da quando ho una cucina tutta mia? il pane fatto in casa.
Con qualche consiglio dei miei nonni Enrica e Alvaro che da più di 50 anni lo fanno utilizzando il lievito madre, dopo qualche tentativo e tante soddisfazioni, ecco l'impasto perfetto... Friabile all'esterno e morbido all'interno, con quel profumo unico che profuma tutta la casa... Con lo stesso impasto realizzo anche tantissime altre ricette, come i grissini, i crackers, la pizza ripiena, la focaccia e molto altro ancora... Ingredienti:
Aggiungere all'acqua tiepida il lievito e lo zucchero, mescolarli bene e lasciare riposare alcuni minuti per far attivare la lievitazione. Metterli nell'impastatrice e aggiungere la farina, il sale e l'olio. Far impastare per circa 20 minuti. Far lievitare l'impasto per minimo 30 minuti, deve raddoppiare, in un luogo caldo. La mia impastatrice ha la funzione di lievitazione, quindi lo lascio nella macchina. In un piano setacciare un po' di farina e metterci l'impasto. Fare dei panetti di circa 100 gr tirando i bordi verso il basso con le dita e ricongiungendoli per saldarli. Disporli su una teglia rivestita di carta da forno e lasciar riposare in un luogo caldo. Più riposano, più lievitano. Accendere il forno a 200°, in modalità ventilato e quando raggiunge la temperatura, infornare il pane. Lasciare cuocere finché non diventano dorati (per circa 30 minuti). Buon pane a tutti! Questa torta deve il suo nome al fantastico ripieno di mele e marmellata che racchiude al suo interno... Ecco perchè l'ho chiamata Torta Sorpresa"... perchè quando la tagli e assapori il profumo della mela e la dolcezza della marmellata, non finisci più di mangiarla... e ti vengono in mente quei ricordi di bambina mia nonna...
Ingredienti:
Sbattere i tuorli, lo zucchero, il burro leggermente sciolto, il limone grattugiato e la vanillina con l'aiuto delle fruste elettriche. Aggiungere poi man mano la farina, aiutandosi prima con le fruste, poi amalgamando il tutto con le mani. Mettere l'impasto a riposo per un'ora in frigo. Trascorso il tempo, dividere l'impasto in due e stendere una parte su due fogli di carta da forno. Quando avrà uno spessore di circa 2 cm, disporlo sopra una tortiera, farlo aderire bene e togliere lo strato superiore di carta da forno. Spalmarci sopra uno strato di marmellata e uno di fettine di mela tagliate sottili. Stendere ora l'altra parte di impasto dello stesso spessore, togliere uno strato di carta da forno e disporre la pasta sopra alla torta, poi togliere anche l'altro foglio di carta da forno. Aggiustare i bordi con l'aiuto di una forchetta, spolverare con lo zucchero di canna e infornare a 180° per 25 minuti in modalità forno ventilato. Aumentare poi la temperatura a 190° per altri 10 minuti ponendo la torta sul ripiano più basso del forno. Potete servire una fetta di torta sorpresa in un piattino, accompagnata da una pallina di gelato alla vaniglia, il tutto spolverato con dello zucchero a velo. |
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Febbraio 2016
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