LE RICETTE DI VANESSA
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Le Ricette Marchigiane

Un ingrediente, una ricetta, un modo di essere... vi racconto le Marche a modo mio: in cucina. 

Stoccafisso all'Anconetana

29/1/2015

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Uno dei piatti cavallo di battaglia della mia regione... lo Stoccafisso all'Anconetana. 
Inutile dirvi che è un piatto unico, buonissimo e inimitabile... 
Chi non lo ha mai assaggiato non può immaginare il suo sapore forte e deciso, mitigato dalle morbidissime patate che si sciolgono in bocca e che hanno assorbito con la cottura tutta l'aroma di questo pesce. 
Ma che pesce è lo stoccafisso? Molti me lo chiedono... Lo stoccafisso non è altro che un merluzzo essiccato, a differenza di suo fratello baccalà che invece viene conservato sotto sale. 
Oggi vi racconto come da tantissimi anni mia nonna Enrica lo prepara, è il suo piatto must della Vigilia di Natale, e vi lascio immaginare perché... 

Ingredienti per 4 persone: 
600 gr di Stoccafisso già bagnato
1/2 Cipolla 
6 Patate
1 Costa di Sedano
1 Carota
1 cucchiaio di Passata di pomodoro
5 Pomodori Datterini
3 foglie di Alloro
Noce Moscata
Sale 
Peperoncino
Olio evo 

Nonna inizia disponendo lo stoccafisso su una padella ben capiente, poi dispone uno strato di patate pelate e tagliate a spicchi grandi ed infine aggiunge la cipolla tagliata a fettine sottili, la costa di sedano a dadini e la carota a fettine. 
Dopo aver aggiunto i pomodori datterini, l'alloro e la passata di pomodoro, aggiusta di sale, peperoncino e noce moscata (poca) ed infine aggiunge l'olio. 
L'olio deve abbondare... mio nonno dice sempre "il pesce nasce nel mare e muore nell'olio"... per farvi capire com'è la loro cucina... 
Poi nonna fa cuocere lo stoccafisso per molto, molto tempo a fiamma bassa... circa 6 ore. 
Buonissimo...
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Pennette alla Vodka

24/1/2015

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Le Pennette alla Vodka sono un primo piatto di pesce tipicamente marchigiano.

I ristoranti migliori che servono questa pasta eccezionale li trovate a Senigallia, poco a nord di Ancona.

Al contrario di quelle che si vedono sui vari blog fatte con la pancetta, le pennette alla vodka marchigiane hanno il profumo del mare dei gamberetti, la dolcezza della panna, la freschezza del pomodoro, il gusto piccante del peperoncino e l'aroma intensa della vodka... Il tutto servito con una spolverata di prezzemolo fresco che tinge di verde questo piatto dalle tinte rosa...


Ecco la mia ricetta per le pennette alla Vodka, per 2 persone:
200 gr di Pennette
20 Gamberetti
1/2 bicchiere di Polpa di Pomodoro in Finissimi Pezzetti Mutti*
1 busta di Panna
1 spicchio di Cipolla
2 spicchi di Aglio
Prezzemolo
Sale
1 Peperoncino
Olio Evo
1 bicchierino di Vodka


Ho pulito i gamberetti e li ho privati del loro guscio, quindi li ho tagliati a pezzetti.

Ho messo a soffriggere la cipolla con l'olio e poi l'ho tolta dalla padella.

Ho versato i gamberetti nella padella ed ho aggiunto un bicchierino da caffè di vodka.

Ho lasciato andare la padella sul fuoco finché l'alcol non è tutto sfumato e si e' formata una deliziosa crema.

Ho aggiunto il pomodoro, l'aglio, il sale, il peperoncino tagliato a pezzetti e ho fatto cuocere per altri 10 minuti, poi ho aggiunto la panna e ho spento la fiamma.

Poco prima di ultimare la cottura delle pennette, che nel frattempo ho lessato in acqua salata, le ho scolate e saltate nel sugo alla vodka, ho impiattato la pasta e aggiunto una bella spolverata di prezzemolo sul piatto da portata.


******Perché ho scelto la Polpa di Pomodoro in Finissimi Pezzetti Mutti?*********
Nella mia cucina utilizzo solo il pomodoro Mutti perché ha un sapore unico e inimitabile. Con la sua gamma di prodotti, riesce a soddisfare qualsiasi mia esigenza culinaria. 
In particolare, per questa ricetta è importante che il pomodoro rimanga fresco e profumato, proprio come quello della Polpa di Pomodoro in Finissimi Pezzetti di Mutti. 
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Calamarata Strascinata

23/1/2015

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Inverno, tempo di erbe strascinate e di formaggi… e perché non condirci una pasta particolare per dare un po’ d brio al piatto? Oggi ho scelto la pasta Calamarata, una pasta di semola di grano duro che assomiglia ai ben noti paccheri, ma più corta. Ha proprio la forma degli anellini di calamari.

Ingredienti per 2 persone:
500 gr di Erbe di Campo che avete a disposizione (Spinaci, Cicoria, Grespino, Bietole ecc…)
Sale
Olio Evo
Peperoncino
Aglio
200 gr di Pasta Calamarata
1 fetta di Caciotta tagliata a dadini

Dopo aver pulito e lavato le erbe, le ho lessate in abbondante acqua per circa 20 minuti, quindi le ho scolate e le ho “strascinate” (saltate) su una padella antiaderente con dell’olio evo, peperoncino, sale e aglio tagliato a pezzetti per circa 10 minuti.

Ho cotto la pasta calamarata nella stessa acqua di cottura delle erbe miste e, ancora al dente, l’ho scolata e fatta saltare nella padella con le erbe strascinate. Una volta che la pasta si è ben unita alle erbe, ho aggiunto i dadini di caciotta che dopo poco si sono sciolti nella padella e uniti a questa pasta molto particolare. 

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Tagliatelle alle Mazzancolle, Melanzane e Timo

18/1/2015

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Il nostro mar Adriatico questa settimana ci ha regalato delle bellissime e buonissime Mazzancolle e io ne ho fatto  tesoro, un succulento primo piatto di mare con una dolce dadolata di melanzane al profumo deciso del timo. 
Ecco come ho fatto. 

Ingredienti per 2 persone: 

250 gr di Tagliatelle di Campofilone
1 Melanzana
10 Mazzancolle 
1 Pomodoro datterino
1 rametto di Timo fresco
1/2 scalogno
Sale
Peperoncino
Olio evo

Ho messo sul fuoco la pentola per cuocere la pasta assieme al pomodoro e l'ho lasciato per qualche minuto per poter togliere agilmente la sua buccia e farlo quindi a pezzettini piccoli. 

Nel frattempo ho tagliato a cubetti la melanzana e l'ho fatta saltare in padella con lo scalogno e l'olio. 

Dopo aver lavato le mazzancolle, ne ho aperte due e tagliato la la loro polpa a pezzettini, quindi li h aggiunti alle melanzane. Dopo aver aggiunto i pomodorini, ho salato il tutto e condito con peperoncino a pezzetti e le foglioline di timo fresco. 

Infine ho versato le Mazzancolle intere ed ho lasciato cuocere pochi minuti per lato. 

Quando l'acqua ha raggiunto il bollore, l'ho salata ed ho messo a cuocere le tagliatelle. Ho fatto ultimare la loro cottura saltandole nella padella con le Mazzancolle e le melanzane... Divine...
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Le Chips Croccanti con i consigli di Fausto

16/1/2015

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E' venerdi pomeriggio ed è finita la lunga settimana di lavoro.... Siete pronti per l'aperitivo?
Io ho preparato delle Chips croccanti con le patate rosse di Colfiorito con i consigli di uno dei cuochi più bravi che abbia mai conosciuto: il mio papà Fausto.
Babbo, perchè nelle marche è così che chiamimo il papà, ha lavorato per tantissimi anni nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e seguendo la sua scia, anche io per qualche anno ho prestato servizio come Vigile(ssa) del Fuoco Discontinuo.
Nelle cucine delle caserme più piccole, dove ancora non ci sono le odiose mense esterne, hanno delle bellissime cucine e ognuno impara sempre qualcosa di nuovo dagli altri Vigili del Fuoco.
E' così che mio padre ha imparato a cucinare! Mi ricorderò sempre i suoi "spaghetti Mangia, Mangia" fatti con pomodorini freschi, olive verdi, tonno, prezzemolo e una punta di aglio... buonissimi!
Ma veniamo ai consigli per preparare delle patate fritte talmente buone e croccanti che sembrano quelle delle bustine.

Ingredienti per 2 persone :
4 Patate
Olio di semi di mais
Sale fino
Sale grosso 2 cucchiai

Dopo aver pelato le patate, le ho lavate, fatte a fettine molto sottili e le ho messe in una ciotola con dell'acqua fresca dove ho fatto sciogliere il sale grosso.
Le ho fatte riposare in frigorifero per circa 20 minuti, poi le ho tirate fuori solo quanto l'olio di semi di mais ha raggiunto la temperatura.
Le ho quindi scolate e versate una ad una nell'olio bollente.
Una volta dorate le ho scolate e messe a raffreddare su un foglio di carta assorbente.
Solo una volta che l'olio è stato assorbitodalla carta, ho salato le patate con del sale, quello fino, e le ho mangiate accompagnate da una bella birra fresca artigianale.

Che dire: buon aperitivo!

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la Torta Rossana

12/1/2015

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Rossana è la mia mamma, la donna più bella del mondo… ho deciso di dare il suo nome alla torta che ho fatto per lei qualche giorno fa, quando mi ha chiesto di preparale un dolcetto buono ma al tempo stesso genuino.

Lei mi ha rifornito di tanti ingredienti, tutti biologici, e soprattutto mi ha dato la libertà di creare una torta eccezionale, proprio come lei.

In questa torta non c’è glutine perché la mia mamma è celiaca, e non ci sono neanche il lattosio ne i grassi del latte, sostituiti egregiamente da un buon olio di germe di mais biologico. Il color marrone della torta è dato dalle mandorle tritate. La torta è friabile, dolce al punto giusto, con una nota d’arancio che lega il sapore lieve delle mandorle e la morbidezza dell’uva passa… ma non vi dico più niente.. 
Non vi resta che prepararlo per assaggiarlo!

Ingredienti per una torta:
2 Uova biologiche
50 gr di Zucchero di canna
50 gr di Fruttosio
120 gr di Mandorle tostate e macinate
30 gr di Olio di Germe di Mais
8 gr di Cremor Tartaro
4 gr di Bicarbonato di Sodio
100 r di Farina Senza Glutine
¼ di buccia di Arancia non trattata grattugiata
½ bicchiere di Uva Passa
10 Mandorle intere
½ mela gialla

Per prima cosa ho sbattuto le uova con lo zucchero di canna e il fruttosio, poi ho aggiunto le mandorle tostate e macinate e l’olio di germe di mais.

Sempre con l’aiuto delle fruste elettriche ho aggiunto il cremor tartaro e il bicarbonato che sostituiscono il lievito per dolci.

Infine ho aggiunto la farina senza glutine, l’arancia grattugiata e l’uva passa.

Dopo aver spennellato dell’ olio (o della margarina) sulla testo da forno, ci ho versato l’impasto della torta e l’ho decorata con delle fette di mela, uva passa e delle mandorle sbriciolate sopra al momento.

Ho fatto riposare la torta per mezz’ora in un luogo caldo, poi l’ho infornata a 140° in modalità forno ventilato per 10 minuti. Infine ho alzato la temperatura del forno a 160° per altri 15/20 minuti circa.

 

Consigli:

- Se non avete il cremor tartaro o l bicarbonato, potete sostituirlo con una busta di lievito per dolci;
- Se non trovate le mandorle tostate e macinate al supermercato, non ci sono problemi: potete benissimo farle da voi tritando al momento le mandorle con un mixer. 
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Zuppa di Legumi Scaldacuore

11/1/2015

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Eccomi qua… con tanti propositi per questo 2015 che è appena iniziato e con la dieta da iniziare… forse… ma non oggi che ho deciso di cucinare la zuppa di legumi. Magari domani faccio un salto da Corrinforma per seguire i loro consigli.

Mio marito la adora, soprattutto se è accompagnata da un buon vino rosso corposo e dal sapore fruttato.

Se avete intensione di cucinarla però, preparatevi per tempo e leggete bene  i tempi di ammollo e cottura riportati nella confezione dei legumi.


Ingredienti per 2 persone:

250 gr di misto Legumi (Lenticchie, Fagioli cannellini, Fagioli borlotti, Ceci, Piselli)

4 Costine di Maiale
½ Salsiccia
1 cucchiaio di Carne macinata
1,5 lt di Brodo Vegetale circa (fatto con carote, sedano, scalogno, pomodoro, bietole, patate rosse
2 Funghi champignon
4 foglie di Bietole
1 pomodoro maturo
Maggiorana
Peperoncino
Sale
½ Patata rossa

Ho iniziato mettendo a bagno il misto di legumi per 6 ore. Nel frattempo ho preparato il brodo vegetale facendo bollire per 30 minuti le verdure: carote, sedano, scalogno, pomodoro, bietole e patate rosse.

Ho fatto rosolare con dell’olio evo il trito di carote, sedano e scalogno con le costole di maiale. Dopo circa 10 minuti ho messo a cuocere anche la salsiccia a pezzettini e la carne macinata.

In una pentola ho messo a bollire dell’acqua con i legumi per 5 minuti, poi li ho scolati e sciacquati sotto l’acqua corrente, quindi li ho messi nella pentola con la carne già rosolata.

Ho aggiunto anche le bietole tagliate a striscioline, la patata rossa tagliata a dadini, il pomodoro a pezzetti, i funghi tritati finemente ed ho aggiunto 1 litro di brodo vegetale.

Ho abbassato la fiamma ed o fatto cuocere per circa 1 ora, mescolando di tanto in tanto ed aggiungendo del sale, maggiorana, peperoncino e dell’altro brodo.

A cottura ultimata, ho spento il fornello ed ho servito la zuppa con del buon pane bruscato.

 

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La Pizza a lunga Lievitazione di Fabio

5/1/2015

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Oggi vi racconto della ricetta della pizza a lunga lievitazione che mi ha dato Fabio, un ragazzo conosciuto lo scorso Capodanno alla Parnanza.

La sua pizza è eccezionale! Croccante fuori, morbida dentro, leggerissima e soprattutto ad alta digeribilità poiché contiene poco lievito di birra. Lui l’aveva preparata margherita, con radicchio e alla cipolla…

Sabato ho provato a cucinarla e, anche se non è venuta proprio come quella di Fabio poiché il mio non è un forno professionale, me la sono cavata egregiamente.

Ingredienti per 2 testi di pizza:

2,5 dl di Acqua
250 gr di Farina “00”
250 gr di Farina “0”
10 gr di Lievito di birra
10 gr di Zucchero
10 gr di Sale 
¼ di bicchiere di Olio Evo 
Condimento a piacere

Per prima cosa ho fatto sciogliere il lievito di birra nell’acqua a temperatura ambiente. Dopo aver aggiunto la farina “0” ho messo ho iniziato ad impastare con l’impastatrice per 10 minuti, quindi ho aggiunto lo zucchero e la farina “00”, oltre al sale e all’olio. Ho fatto impastare per altri 20 minuti finché non ho ottenuto un impasto omogeneo ed elastico.

A questo punto ho oleato i testi con dell’olio evo, ho diviso l’impasto in due panetti, li ho stesi e li ho adagiati sui rispettivi testi facendoli ben aderire ai bordi.

Dopo averli bucherellati, li ho messi a lievitare accanto al caminetto per 6 ore ed infine li ho conditi.

Il primo testo, quello con la base di pizza più sottile, l’ho condito con dell’olio evo, sale, pepe, cipolla rossa e rosmarino, mentre nel secondo testo ho disposto delle fette di scamorza, del radicchio e la mozzarella, il tutto insaporito con sale, maggiorana e peperoncino.

Dopo aver cotto questi due testi di pizza a 250° con forno in modalità ventilata, li ho tagliati, li ho serviti e… sono andati subito a ruba!

Grazie Fabio!!

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Pane al Farro Bio con Noci e Uva Passa

4/1/2015

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Ieri sera, mentre preparavo l'impasto per la pizza al farro, mi è venuta un'idea golosa per la colazione di questa mattina... il pane al farro bio con noci e uva passa. Croccante fuori è morbido dentro, con quel color marrone tipico del farro, stamattina l'ho riscaldato sul tostapane e ci ho spalmato un sottile strato di marmellata all'albicocca... Il gusto delle noci e la dolcezza dell'uva passa si sposano benissimo con il sapore deciso di questo cereale nobile e antico. Per scoprire tutte le proprietà di questo cereale e la sua storia, fate un salto da Corrinforma. 

Per fare circa 5 pagnotte ho utilizzato:

250 gr di Farina al Farro Biologica
250 gr di Farina "00"
3,5 dl di acqua tiepida
1 bustina di lievito di birra disidratato
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
Olio Evo circa 1/2 bicchiere
Uva passa
Noci


Ho iniziato facendo sciogliere il lievito nell'acqua con lo zucchero, ho aggiunto le due farine, il sale e infine l'olio evo.

Ho fatto impastare per 20 minuti con l'impastatrice e lievitare poi per 1 ora.

Infine ho aggiunto le noci e l'uva passa all'impasto, ho formato le pagnotte e dopo aver fatto una croce nella loro superficie, le ho fatte lievitare per un'altra ora in un luogo caldo.

Dopo averle cotte sul forno ventilato a 230' , le ho fatte raffreddare e non ho resistito... Non ho saputo aspettare fino alla mattina dopo e ne ho assaggiata una... Deliziosa

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Ragù d'Anatra 

2/1/2015

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Dopo aver provato Amor d’anatra, la ricetta del petto d’anatra con salsa di zafferano e scaglie di mandorle, mi era rimasta l’anatra che avevo conservato proprio per questa ricetta: gli gnocchi al ragù d’anatra. La mia macelleria di fiducia mi ha preparato già l’anatra biologica tagliandola a pezzi abbastanza piccoli.

La ricetta è semplice, il procedimento è un pochino lungo perché la carne dell’anatra deve cuocere lentamente, ma il risultato è strepitoso… un tripudio di sapori che esplodono in bocca.

La carne dell’anatra che è di color marrone,  ha un profumo intenso, come quello di una carne selvatica e per addolcirlo un po’ ho aggiunto della carne macinata mista.

Ora vi racconto come l’ho cucinata.


Ingredienti:

Anatra già tagliata a pezzi
Trito di Carote, Sedano e Cipolla
Passata di Pomodoro
Sale
Peperoncino
Maggiorana secca
Basilico
100 gr Carne Macinata mista
Olio Evo
Vino bianco
Acqua


Per iniziare ho messo a soffriggere i pezzi di anatra in una padella ben capiente assieme al trito di verdure e a dell’olio evo.

Quando la carne si è ben dorata, ho aggiunto anche la carne macinata, del vino bianco, la maggiorana, il peperoncino e ho fatto cuocere a fuoco lento per altri 15 minuti.

Infine ho aggiunto il basilico, il sale e la passata di pomodoro ed ho fatto cuocere il ragù per circa 3 ore a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo man mano dell’acqua.

Una volta cotti gli gnocchi li ho conditi con questo delizioso ragù d’anatra e ho accompagnato il tutto con un ottimo vino rosso marchigiano: la Lacrima di Morro d'Alba, Riserva Orgiolo, invecchiata di almeno un'anno, come consigliato dall'enoteca La Parnanza di Porto Recanati.
 

Consigli:

- l’anatra deve cuocere bene. Io ho impiegato in tutto quasi  4 ore ed ho spento il ragù solo quando la carne dell’anatra iniziava a staccarsi dalle ossa.

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